È su queste basi ideali che lo studio olandese Organization Design, nel quartiere dove anni fa si creava la Lambretta, ha proposto un progetto volto a mettere in dialogo il passato industriale di questa zona a quello che offre oggi. Una selezione di designer internazionali al primo debutto insieme a quelli già affermati, spazi, accademie, istituzioni nel distretto di Ventura Project, hanno l’opportunità di mostrare le loro nuove ed esclusive proposte.
Si ma cosa vedere? Partiamo da via Ventura, qui al civico 5 potrete soffermarvi ad esempio nella Kitchen Library, un nuovo progetto di Fortino Edizioni, Karimoku e Arabeschi di Latte, si concretizza in uno spazio nel quale bere un buon tè mentre si sfoglia un buon libro.
Nelle vicinanze, al civico 3, potete sostare nello Spazio Cowo, per capire un po’ di più il significato di quello che è definito coworking e approfittare del Free WiFi. Ma ancora, recatevi presso la Galleria Massimo De Carlo, per chi non lo sa questa è una delle gallerie d’arte più famose di Milano che negli anni ha esposto opere di Tino Sehgal, Armin Linke, Paola Pivi e Maurizio Cattelan. E al momento vi è una mostra di olii su tela e sculture in ceramica in Unsolved Mistery di Josh Smith.
In via Massimiliano soffermatevi alla Design Gallery qui sono in esposizione pezzi di grandi nomi del campo come Andrea Branzi e Michele De Lucchi per poi giungere in Via Oslavia 8 tra le lampade Boo di Formafantasma e Dhph e sostare da Amaro’s Extravaganza e nel Diesel Social Cafè Club.
Non molto distante il Padiglione Italia al civico 3 con progetti Food Made esclusivi e da non perdere. Al 17 le proposte della Vienna Design Week, in particolare le creazioni di nomi come Marco Dessì, LucidiPevere e Martino Gamper fino all’altro centro nevralgico quale Via dei Canzi. Qui, al 19 Ventura Hive presenta 49 talenti emergenti, del restao già il nome Hive indica l’idea dei designer di mostrarsi insieme in uno spazio collettivo e condiviso con il pubblico. L’essenza del Design espande ogni confine di ricerca con autoproduzioni tra performance e nuove esperienze.
In questi luoghi i protagonisti siete voi, potete imparare come far crescere le piante con la luce, suonare e creare le vostre composizioni musicali con la luce, creare e comporre borse o provare l’esperienza attraverso l’acqua di pesare la pasta. Concludo qui perché il vero e autentico mondo del Design, anche quello più sperimentale e concettuale, va visto e vissuto in prima persona, quindi tra ex capannoni e nuovi open space divertitevi tra feste e performance.
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