Tornando al Festival, il tema scelto per l’edizione 2014 è #spacemakers: mutuando dal movimento internazionale dei Makers riprende l’idea data dall’imperativo che sprona al costruire in proprio ciò che soddisfa i bisogni quotidiani.
Quali possono essere i nuovi luoghi di espressione artistica? Ci guida Elita all’interno di un percorso per eventi non solo negli spazi tradizionalmente occupati dalla manifestazione ma anche in luoghi insoliti e mai vissuti fino ad ora all’insegna del motto Do It Yourself. Si parte dal Teatro Franco Parenti contenitore in questa occasione di performance, concerti di diversi gruppi musicali, mostre, conferenze e presentazioni di libri.
Tra le mostre da vedere è Object Trouvé, sempre nel teatro, con le illustrazioni realizzate in chiave contemporanea di Arianna Vairo e per quanto riguarda la musica sono coinvolti i Magazzini Generali, il Tunnel Club, gli East and Studios, il Mi.Co. Fieramilanocity fino all’Ex-Ansaldo.
Qui per tutta la durata dell’Elita Design Week Festival 9 ha luogo Elita Extra’s Mall dove tra nuove produzioni e creazioni letti in chiave contemporanea e momenti di intrattenimento musicale ben 50 espositori si mettono a vostra disposizione per una mostra – mercato speciale. Inoltre anche se si tratta di un’esposizione collaterale, sempre negli stessi spazi dell’ex-Ansaldo, un esempio di luogo storico della Milano moderna e industrializzata, potete vedere la particolare installazione di topylabrys realizzata in collaborazione con l’azienda Slide di Buccinasco (MI), Arte da mangiare mangiare Arte e la Società Umanitaria di Milano. L’artista ci catapulta in Fantasyland, un mondo fantastico appunto dove tra personaggi ibridi e buffi, possiamo vedere Globolandia, un’opera che si compone di circa 180 sfere realizzate con materiale plastico di riutilizzo fornito da Slide appunto, di grandezze diverse.
Non vi basta? Bene sappiate che a Milano vi si propone un altro evento, il Pubblic Design Festival. The street and food project (una produzione di Esterni). Dobbiamo recarci in Piazza XXV Aprile per vivere la VI edizione della manifestazione che trasforma questo luogo, in un contenitore di momenti d’incontro, aggregazione e socializzazione. La formula mette in relazione Design e cibo, non ci è del tutto nuova poiché la vediamo anche in Food&Wine, nell’ambito della proposta di Porta Venezia in Design.
Con il Pubblic Design Festival in particolare ci si sofferma sull’idea di reinterpretare le pratiche della cucina da strada e della convivialità tra tavoli prét â porter, unità mobili dove preparare e servire il cibo, orti con sedute multifunzionali e erbe matte.
Qui vi troviamo un Frutteto urbano allestito da Dietorelle in cui ci viene offerto un luogo di sosta e piccoli angoli d'ombra e natura dove rallentare, sedersi e recuperare le energie tra alberi da frutto e piante aromatiche. Altro spazio per la condivisione, dove incontrarsi e scambiarsi storie è Airbnb House un'architettura estemporanea realizzata in osb e policarbonato, pensata per ricreare l’atmosfera accogliente della propria casa. E ancora laboratori per grandi e piccini per capire come si può mangiare meglio e in maniera sana all’interno dell’Orto mobile, un piccolo orto in cassone fornito di attrezzi Fiskars e infine Food on the Road ci fa’ scoprire attraverso una mappa tascabile ben 10 espressioni del panorama gastronomico milanese.
Il Public Design Festival che inoltre ha in programma tutte le sere musica dalle 18 all’1 di notte, inaugura con un Grand Opening previsto martedì 8 aprile dalle 19, e si conclude con il Closing Party sabato 12 aprile dalle 20.30 sotto il tunnel di via Sammartini in zona Stazione Centrale.
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