sabato 22 marzo 2014

Regina José Galindo. Estoy viva. La Performance metafora del legame tra arte, vita e morte

In campo artistico, l’ultimo decennio del secolo scorso ha visto una rinnovata attenzione per quelle che sono le poetiche legate al corpo e all'azione umana, quasi fossero il risultato di sviluppi delle esperienze artistiche avvenuti nelle diverse fasi artistiche storicizzate.

Eppure la Performance è sempre più una pratica frequente che si promette di contaminare e oltraggiare prepotentemente i nuovi universi dell’arte attraverso forme di linguaggi non letterali quasi spregiudicati che creano nuove forme di espressione al di là di ogni convenzione e delle pratiche della tradizione.

Caratterizzato da una nuova visione della centralità del corpo e strettamente connessa a queste forme di resistenza attiva, è il lavoro di Regina José Galindo. Temi universali affrontati con un linguaggio che risulta altrettanto universale, compongono la prima retrospettiva italiana sull’artista negli spazi del Pac – Padiglione Arte Contemporanea di Milano. La mostra, che inaugura in questi giorni come quella di Piero Manzoni a Palazzo Reale in occasione di MiArt2014, è intitolata Estoy Viva.

La ricerca artistica di Regina José Galindo si muove all'interno della dimensione soppressa e rimossa della sofferenza, l’artista utilizza il proprio corpo come uno strumento per riattivare i traumi del rimosso e non dimenticare i traumi della storia, qui l’uso della corporeità viene utilizzato in chiave politica e polemica.

Non manca il rapporto con le origini poiché è proprio a partire dalla storia e le vicende del suo paese attraversato da situazioni di violenza e instabilità, il Guatemala, che l’artista concepisce e crea opere in qualche modo scomode e molto spesso brutali.

All'interno di azioni pubbliche, il corpo in apparenza fragile è esposto a situazioni volte a denunciare le discriminazioni di razza, sesso, gli abusi derivati dalle relazioni di potere e le implicazioni etiche che possono legate alle ingiustizie sociali e culturali che riguardano non solo una porzione ma tutta la società contemporanea.

L’esposizione Estoy Viva è suddivisa in cinque sezioni che rappresentano cinque emergenze tematiche: Politica, Donna, Violenza, Organico e Morte. Il percorso espositivo si snoda nel pieno dell’esperienza artistico-esistenziale di Regina José Galindo ripercorrendo alcune delle sue azioni più emblematiche come ¿Quién puede borrar las huellas? (2003), Himenoplastia (2004), Mientras, ellos siguen libres (2007) e Caparazon (2010), accostate a opere più recenti e lavori inediti come Marabunta e Joroba (2011), Descensión (2013) o la toccante La Verdad (2013).

Il corpo dell’artista diviene così “corpo sociale” che materializza la violenza e le criticità del presente, vive la paura, l’angoscia e l’impotenza, affrontando nelle sue azioni drammatiche il rischio fisico e psicologico in prima persona. La corporeità è pienamente strumento di denuncia teso a ridefinire i labili confini di arte e vita, mirando a un qualcosa di universale che riguarda uomini e donne di tutto il mondo.

In occasione della mostra il PAC, il regista Cosimo Alemà, ha realizzato in collaborazione con l’artista, un film per restituire attraverso una narrazione di suoni e immagini il significato centrale della mostra Estoy Viva e restituirne il senso del suo lavoro, visibile sul canale Vimeo del PAC.

In occasione dell'opening, il 24 marzo, Regina José Galindo, Leone d'Oro alla 51. Biennale di Venezia come migliore giovane artista, realizzerà Exhalación (Estoy Viva), una performance inedita pensata per l’occasione metafora del legame tra arte, vita e morte.

La mostra sosterrà attraverso una donazione l’attività di Amnesty International, l’Organizzazione non governativa che dal 1961 difende i diritti umani ovunque siano violati. Potrete contribuire anche voi scegliendo di acquistare il biglietto Donazione: formula intero (€ 9,00 anziché 8,00 con 1,00 di donazione), ridotto (€ 7,50 anziché 6,50) e ridotto speciale (€ 5,00 anziché 4,00).

Sono previste visite guidate gratuite: tutte le domeniche alle ore 17.30 e tutti i giovedì alle 19.00 previo acquisto del biglietto della mostra.

Regina José Galindo. Estoy viva

Dal 24 marzo all'8 giugno 2014

PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
via Palestro, 14 Milano
Orari: lun 14.30-19.30, mar-dom 9.30-19.30, gio fino alle 22.30 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura)
Ingresso: 8 intero, 6,50 ridotto, 4 ridotto speciale scuole

Nessun commento:

Posta un commento