sabato 29 marzo 2014

La Casa Morbida. Il Museo Poldi Pezzoli tra Arte e Design

Mettici una delle Casa Museo più famose di Milano, un tema attuale come il Textile Design, la bellezza e la novità portata dall’Arte contemporanea e le riflessioni e le produzioni di un’azienda come Foscarini, mescola il tutto sapientemente e vedrai il risultato nell’esposizione La Casa Morbida. Tra arte e Design allestita negli spazi del Museo Poldi Pezzoli.

Intrigue JaponaisePaolo Cappello (2013, Nodus). Photo Credits: Umberto Nicoletti
In occasione della Milano Design Week 2014 la casa museo di via Manzoni apre le sue porte all'universo del Design focalizzandosi su un territorio di indagine che mette in connessione passato e contemporaneità, raccontando quello che è definito Textile Design come un ambito caratterizzato dall'influenza delle innovazioni che si sono succedute nel corso del tempo fino a giungere alle rivoluzioni apportate dalle tecnologie contemporanee.

Qui il Focus è sulle produzioni del mondo tessile, oggetti realizzati con intrecci di materiali, filati e trame che se da un lato richiamano il sapore “d'altri tempi”, dall'altro si adattano alle necessità e al gusto del pubblico contemporaneo. Con questa mostra si vuole raccontare, ricollegandosi al tema dell’artigianalità,  e con l’esposizione di eccellenze della produzione tessile moderna e contemporanea, il legame tra i fondamenti di un’arte antica e la sua identità odierna.

Carla Tolomeo. Butterfly for Gillo . Photo Credits: Umberto Nicoletti
Sviluppandosi lungo l’intero percorso espositivo del Museo Poldi Pezzoli, La Casa Morbida enfatizza il dialogo tra gli oggetti del Museo e gli ambienti della Casa, esponendo pezzi pensati e realizzati dai maggiori esponenti del design moderno e contemporaneo come Bruno Munari, Alessandro Mendini, Vico Magistretti e Ettore Sottsass, fino ai nuovi protagonisti come Scholten & Baijings, Ronan ed Erwan Bourollec, Matali Crasset, Martí Guixé e Luca Nichetto.

Di Tanya Aguiñiga sono i Felt Birds, dei simpatici Uccellini da casa colorati realizzati modellando il feltro intorno a una sagoma. Particolarmente bella è Peacock di Dror Benshetrit (2009, Cappellini) una poltroncina blu che richiama la forma della ruota di un pavone, realizzata da un unico foglio di feltro che è stato arricciato e piegato, non vi è alcuna cucitura, mentre ne detta la tensione decorativa un perno alla base. Poco più in là, a piano terra vedrete l’appendiabiti minimale e da un lato ironico Big-Game by Micro (2010, Moustache) composto da teste di gommapiuma di un microfono da reporter.

Nella sala delle armi che già di per se impressiona e meraviglia per la bellezza e la particolarità della sua collezione, è collocato l’Intrigue Japonaise di Paolo Cappello (2013, Nodus) parte di un progetto culturale e decorativo che vede protagonisti una serie di tappeti sui quali sono riportate figure tratte dal teatro giapponese.

Photo Credits: Umberto Nicoletti
Anche una cornice può diventare morbida e può essere utilizzata al di là delle sue funzioni tradizionali, ce lo dimostra Catarina Carreiras con Draft (2013, Fabrica & Tai Ping Carpets) un connubio di forma e senso, per inquadrare arredi e angoli speciali.

Anna Gili rivede il classico orsacchiotto con Psychedelic Teddy Bear (2000, Ritzenhoff) realizzato in una versione psichedelica, mentre Benedetta e/and Carlo Tamborini con Gomitolo (2006, Diamantini & Domeniconi) mostrano come anche un orologio da parete può diventare morbido, presentando un pezzo che presenta un rivestimento lavorato a maglia in cotone di diversi colori.

Tra le sedie la Butterfly for Gillo (2012) di Carla Tolomeo, che come indica il suo nome richiama la forma di una farfalla, e Antibodi di Patricia Urquiola (2006, Moroso), qui tanti petali double face si appoggiano su un leggero telaio metallico che ne fa da stelo.

In mostra anche opere d’arte contemporanea come Studio Story Strip 2 di Pae White, Aubusson Rosso di Stefano Arienti, Oceani di Terra di Claudia Losi, Untitled di Rosemarie Trockel e Cuscino di Letizia Cariello, tutti questi artisti lavorano sul "racconto del filo".

La Casa Morbida. Tra Arte e Design

Fino al 5 maggio 2014

Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12  - Milano
Apertura: da mercoledì a lunedì, dalle 10 alle 18. Chiuso il martedì
Ingresso: 9 €, 6 € ridotto, bambini fino ai 10 anni gratuito

venerdì 28 marzo 2014

Brera Design District 2014. Be District - Lezioni di Design

Un appuntamento che per ben cinque giorni coinvolge e rende protagonista uno dei quartieri storici della città per promuovere le eccellenze e i punti di forza attivi sul territorio. Si tratta di un evento che fonde insieme design, competenza artigiana e cultura all'interno di un luogo dove nascono le nuove tendenze grazie all'intreccio tra arte e moda, si parla della V Edizione del Brera Design District, prevista dall’8 al 13 aprile e inserita nell'ambito della manifestazioni in occasione del Salone Internazionale del Mobile di Milano e del Fuorisalone.
Tema di quest’anno è Be District: creare connessioni, comunicare innovazione, concepito in continuità con l’edizione precedente, il cui tema era Fare Artigianale e pensare Industriale,quest’anno il Brera Design District presenta inoltre le Lezioni di Design. La Mediateca Santa Teresa (via della Moscova 28) è l’headquarter di questa edizione, qui inoltre sono ospitati l’Info e Media point per la stampa durante il Fuorisalone.

Il perché del tema: oggi essere un distretto richiede nuove capacità comunicative che vadano a creare dialoghi, nuove diffusioni delle idee e quindi nuove connessioni, allo stesso modo con la creazione di prodotti, la marca e l’oggetto di per se non sono più sufficienti in particolare per quanto riguarda la diffusione al pubblico si presenta la necessità di aggiungere nuovi valori a quelli esistenti, poiché la reputazione in rete e le nuove forme di comunicazione si devono costituire attraverso nuovi modelli di sviluppo innovativi.

Da questo prende vita Lezioni di Design, una riflessione diffusa che vuole promuovere la cultura del progetto, per cui per poter leggere e comprendere il contemporaneo vi devono essere chiavi di lettura come la storia del design e le esperienze sul campo per poter essere di pari passo con l’innovazione.

Il progetto prodotto da Rai Educational a cura di Stefano Casciani, Anna Del Gatto, Maurizio Malabruzzi e condotto da Ugo Gregoretti vede diverse iniziative legate alla conoscenza e all'apprendimento, con l’obiettivo di fare sistema promuovendo una nuova filosofia. Durante il Brera Design District sono in programma una serie di conferenze che si promettono di attivare un dibattito sul contemporaneo, affrontando temi come le ultime frontiere del design come la stampa 3D, il ruolo dei makers e la crisi di mercato e le nuove forme di comunicazione e vendita online, partendo da proiezioni che portano con loro un certo valore sul piano documentativo. Momenti di incontro e dibattito con il pubblico, studenti, giornalisti e aziende.

Tra i protagonisti di Lezioni di Design, il cui programma ha vinto il Compasso D’oro, tra riflessioni e esperienze creative personali sarete a contatto prendendo parte attiva agli eventi, con Aldo Cibic (Galleria Antonia Jannone - C.so Giuseppe Garibaldi 125) e Giulio Iacchetti (ASAP - C.so Garibaldi 104). Ma non solo poiché all'interno dell'Appartamento Lago (Via Brera 30), uno degli spazi storici di Brera, si fa attenzione ai più piccini con le Lezioni di Design for Kids, e ancora al progetto si aggiungono i Design Tour: itinerari degli archivi storici e delle fondazioni del design milanese, una ricca programmazione di iniziative guidate che vi porta alla scoperta di fondazioni, archivi e istituzioni alla scoperta dei veri luoghi del design che ne conservano le fonti e la memoria.

Veniamo alle Mostre. Presso la Mediateca prende vita Robot Therapy - Adotta un Robot, una mostra – progetto a cura di Alberto Pizzati Caiani e Massimo Sirelli. Qui si considera la robotica come uno dei principali business del futuro, l’installazione infatti protagonista nel giardino é ispirata al magazzino di una Società di trasporti dove sono stoccate le casse piene di Robot in partenza per varie destinazioni di "adozione".

Nel palinsesto si inserisce anche Unofficial Report un progetto collaborativo per raccontare l'essenza e creatività degli eventi e festival attraverso il dialogo con i visitatori, studiarne e capirne i punti di vista e le diverse reazioni per trasformare questi reportage in veri e propri progetti espositivi.

La casa degli Architetti milanesi (Via Solferino 19) allestisce la mostra Ritratti di Fabbrica di Gabriele Basilico; un progetto a cura dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano e della sua Fondazione, in collaborazione con l’Archivio storico della Fondazione 3M.

Focalizzare l’attenzione sul ruolo formativo del design visto come uno strumento di crescita e base per un’economia sostenibile, incentrato sul know-how artigianale, sulle sue manuali e sulla condizione delle donne nei paesi poveri. È questo ciò che vuole comunicare la mostra di Patrizia Scarzella intitolata Wonen’s Hands negli spazi della Biblioteca di S.M. Incoronata (Corso Garibaldi 116) con fotografie realizzate durante i workshop di Design Training e Product Development alle artigiane provenienti da situazioni di disagio sociale in Tailandia, Kenya e Filippine dal 2011 al 2013 condotti dall’autrice nell’ambito del progetto Networking Our Way Out of Poverty.

Particolare è il contributo sul tema offerto da AIS/Design, l’Associazione italiana degli storici del design, che insieme a Brera Design District attiva un palinsesto di attività alla scoperta della storia del design, del contemporaneo e della definizione di nuove strategie di marketing per le aziende.

Tra gli Eventi speciali al Circolo Filologico (Via Clerici, 10) insieme all'esposizione dei 12 progetti vincitori del Lexus Design Award 2014, Fabio Novembre , Nao Tamura e MIT Media Lab presentano la loro interpretazione di Amazing in Motion per Lexus, Mainsponsor di Brera Design District. Opening Party su Invito 8 Aprile dalle 18, alle 19 è prevista la Cerimonia di premiazione Lexus Design Award.

Data la vastità della proposta e sebbene vi fornirò una piccola selezione degli Eventi del Brera Design District, vi segnalo che potete scaricare un App dedicata che vi permette di accedere a contenuti in realtà aumentata sfogliando il Journal/Guida di Brera Design District. Se siete vecchio stampo e volete il cartaceo, questo viene distribuito gratuitamente in tutto il circuito e nei due info-point (Largo la Foppa e Largo Treves) inoltre potete seguire il Brera Design District sul Sito internet, sul blog e sui canali social (Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest e Google+.

lunedì 24 marzo 2014

Porta Venezia In Design 2014

All'interno del circuito e degli eventi del Fuorisalone e in occasione del Salone del Mobile 2014, nel periodo dall'8 al 13 aprile ha luogo la seconda edizione di Porta Venezia in Design che unisce la magia del Liberty a un esclusivo percorso Food&Wine. La contemporaneità del Design si fonde all’Arte e all’eredità architettonica e decorativa dello stile Liberty di cui è particolarmente ricca questa zona della città.

Showroom, negozi e aziende nell'ambito di un vero e proprio circuito a tre espongono le novità e le nuove proposte di design e arte. Avrete la possibilità di conoscere e riscoprire i luoghi del Liberty grazie a un focus culturale dedicato e ad alcuni tour (gratuiti su prenotazione) organizzati in collaborazione con FAI-Fondo Ambiente Italiano, partner di questa edizione che organizza l’11 e 12 aprile il tour dell’eredità Liberty nell’area di Porta Venezia.

A tutto questo si unisce il percorso Food&Wine, mediante il quale si va alla scoperta di locali e ristoranti della zona nei quali vi sono dedicati alcuni menù speciali ideati per l’occasione e disponibili per tutta la durata del Fuorisalone.

L’idea di base è voler vivere e far vivere il Design come creatività applicata a tutti i settori, un link che collega tutte le presenze del circuito e favorisce la collaborazione tra varie realtà commerciali e culturali all’interno di un quartiere storico che vanta importanti punti legati a design, arte, architettura e cultura.

Volete qualche esempio? Bene allora nel percorso Liberty 2014, rientrano edifici storici come Palazzo Castiglioni (Corso Venezia, 47/49 - Via Marina, 10), Casa Campanini (Via V. Bellini, 11), la Casa Operaia Squadrelli (Via B.Marcello 93), l’Albergo Diurno Venezia (Piazza Oberdan, ang./corner Corso Buenos Aires) lo Sheraton Diana Majestic (Viale Piave, 42), Casa Galimberti (Via M. Malpighi, 3), Casa Guazzoni (Via M. Malpighi, 12) e l’Ex cinema Dumont, oggi sede della Biblioteca Venezia (Via P. Frisi, 2).

All’interno del percorso Food&Wine si inseriscono locali come Hic Enoteche 2.0 (via Spallanzani, 11) qui Arte, Tecnologia e Vino si uniscono per un evento speciale dove i quadri Hicellar sono interpretati da pittori. Nella Vineria di Via Stradella (via Stradella 4/A) con Prototypo Orf Quarenghi presenta un’installazione interattiva sul design e designers. Alla Drogheria Plinio (via Plinio 6) è dedicato a chi vi vuol sostare il Menù speciale ‘Porta Venezia in Design’ ordinabile sia a pranzo che a cena. Pasta fresca fatta a mano nel laboratorio da Pasta Fresca Brambilla (via Melzo 2) che propone un Bistrot a pranzo e cena.

L’8 aprile Elita ci invita nei più prestigiosi spazi di arte contemporanea di Milano per vivere un evento unico nel suo genere e inaugurare la Nona edizione del Design Week Festival. Il Pac – Padiglione Arte Contemporanea di Milano e la Gam diventano contenitori di un progetto di light design pensato ad hoc per l’occasione, qui sono protagoniste le sonorità afrobeat di Tony Allen, che presenta il suo Master drummer of Afrobeat in una entusiasmante masterclass. Dopo una session acustica ci si sposta nei giardini di Villa Reale con il dj set di Moodymann, uno dei massimi esponenti del black sound mondiale.

Nel percorso Design invece si inseriscono Neutra (Viale Piave 14) con cocktail previsto per il 10 aprile alle 18, l’opening di Brompton Juncon Milano (Via Melzo 36 - ang. Via Spallanzani). Spotti Milano (Viale Piave 27) a partire dal cocktail (su invito) del 7 aprile alle 19 presenta la collezione di tessuti ideati da Raf Simons per Kvadrat. Altro luogo dedicato al design è Simas Space (Via Melzo 9) con l’evento Top Ten Team; Tokyobike (Viale Regina Giovanna 24) il 9 aprile dalle ore 18 (c/o tokyobike - via Achille Maiocchi, 31) è in programma Fuga in Tokyobike.

Allo Spazio Eclisse - Associazione Donna CreAttiva Milano (Via Baldissera 4, ingresso da V. Stoppani) dalle 18.30 alle 20.30 potete godere dell’Aperivintage con stuzzicherie anni ’50 e musiche dell’Orchestra Duke Ellington, l’11 e il12 aprile alle 20.30 è prevista la proiezione di foto/cortometraggi originali anni ’50, con performance musicali e di danza anni ’70, tra percorsi di stile e moda Made in Italy. Inoltre con “Com’eravamo” in esposizione curiosità Vintage, mobili e complementi d’arredo anni ’50 e ’70: creazioni di stilisti e designer italiani, lampade dal design storico, radio a valvole, mobili e poltrone in stile, orologi da taschino, abiti ed accessori, libri e curiosità del passato.

Da Bio Blaze (Via M. Malpighi 8 - ang. Via Sirtori) c/o The Loft Shop, caminetti e complementi di arredo a bio etanolo in Bio Blaze by DBK bvba. Presso la galleria Gli Eroici Furori Arte Contemporanea (Via Melzo 30) Sans Tabù presenta Eros Ludique di Mark Harfield – Home Collection A/I 2014/2015; a partire dal 10 aprile ore 19 è previsto l’Urban Agricolture Survival Kit (Via P. Frisi 3), un evento suddiviso in due parti, la prima si svolge presso la galleria The Flat – Massimo Carasi, dall’8 aprile al 10 maggio 2014, la seconda parte è dedicata all’architettura del paesaggio e al landscape design con le idee di 8 giovani designer e si svolge presso Milano Green Point fino al 13 maggio.

Non per ultima la mostra 1930/2030 - La Grande Milano. Dall'architettura moderna alla città del futuro a Villa Necchi Campiglio (Via W. A. Mozart 14). Un’esposizione con 100 disegni di importanti progettisti, messi in vendita per raccogliere fondi per il FAI accompagnati da sessioni di live sketching che delineano una visione illustrata della città di Milano. Tra gli appuntamenti speciali oltre al cocktail del 12 aprile su invito, il 10 aprile si tiene il live sketching a cura di Zero con la partecipazione di illustratori e progettisti, e l’11 aprile è previsto uno sketchmoob organizzato da Stefan Davidovici e Alterstudio Partners con la collaborazione della Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Milano.

All'interno dell’Info point in Via Malpighi 7, via in cui si concentrano alcuni palazzi Liberty, potrete richiedere la mappa per girare e tutte le informazioni sul circuito. Il Press Point invece è predisposto da Jannelli&Volpi in Via Melzo 7.

sabato 22 marzo 2014

Regina José Galindo. Estoy viva. La Performance metafora del legame tra arte, vita e morte

In campo artistico, l’ultimo decennio del secolo scorso ha visto una rinnovata attenzione per quelle che sono le poetiche legate al corpo e all'azione umana, quasi fossero il risultato di sviluppi delle esperienze artistiche avvenuti nelle diverse fasi artistiche storicizzate.

Eppure la Performance è sempre più una pratica frequente che si promette di contaminare e oltraggiare prepotentemente i nuovi universi dell’arte attraverso forme di linguaggi non letterali quasi spregiudicati che creano nuove forme di espressione al di là di ogni convenzione e delle pratiche della tradizione.

Caratterizzato da una nuova visione della centralità del corpo e strettamente connessa a queste forme di resistenza attiva, è il lavoro di Regina José Galindo. Temi universali affrontati con un linguaggio che risulta altrettanto universale, compongono la prima retrospettiva italiana sull’artista negli spazi del Pac – Padiglione Arte Contemporanea di Milano. La mostra, che inaugura in questi giorni come quella di Piero Manzoni a Palazzo Reale in occasione di MiArt2014, è intitolata Estoy Viva.

La ricerca artistica di Regina José Galindo si muove all'interno della dimensione soppressa e rimossa della sofferenza, l’artista utilizza il proprio corpo come uno strumento per riattivare i traumi del rimosso e non dimenticare i traumi della storia, qui l’uso della corporeità viene utilizzato in chiave politica e polemica.

Non manca il rapporto con le origini poiché è proprio a partire dalla storia e le vicende del suo paese attraversato da situazioni di violenza e instabilità, il Guatemala, che l’artista concepisce e crea opere in qualche modo scomode e molto spesso brutali.

All'interno di azioni pubbliche, il corpo in apparenza fragile è esposto a situazioni volte a denunciare le discriminazioni di razza, sesso, gli abusi derivati dalle relazioni di potere e le implicazioni etiche che possono legate alle ingiustizie sociali e culturali che riguardano non solo una porzione ma tutta la società contemporanea.

L’esposizione Estoy Viva è suddivisa in cinque sezioni che rappresentano cinque emergenze tematiche: Politica, Donna, Violenza, Organico e Morte. Il percorso espositivo si snoda nel pieno dell’esperienza artistico-esistenziale di Regina José Galindo ripercorrendo alcune delle sue azioni più emblematiche come ¿Quién puede borrar las huellas? (2003), Himenoplastia (2004), Mientras, ellos siguen libres (2007) e Caparazon (2010), accostate a opere più recenti e lavori inediti come Marabunta e Joroba (2011), Descensión (2013) o la toccante La Verdad (2013).

Il corpo dell’artista diviene così “corpo sociale” che materializza la violenza e le criticità del presente, vive la paura, l’angoscia e l’impotenza, affrontando nelle sue azioni drammatiche il rischio fisico e psicologico in prima persona. La corporeità è pienamente strumento di denuncia teso a ridefinire i labili confini di arte e vita, mirando a un qualcosa di universale che riguarda uomini e donne di tutto il mondo.

In occasione della mostra il PAC, il regista Cosimo Alemà, ha realizzato in collaborazione con l’artista, un film per restituire attraverso una narrazione di suoni e immagini il significato centrale della mostra Estoy Viva e restituirne il senso del suo lavoro, visibile sul canale Vimeo del PAC.

In occasione dell'opening, il 24 marzo, Regina José Galindo, Leone d'Oro alla 51. Biennale di Venezia come migliore giovane artista, realizzerà Exhalación (Estoy Viva), una performance inedita pensata per l’occasione metafora del legame tra arte, vita e morte.

La mostra sosterrà attraverso una donazione l’attività di Amnesty International, l’Organizzazione non governativa che dal 1961 difende i diritti umani ovunque siano violati. Potrete contribuire anche voi scegliendo di acquistare il biglietto Donazione: formula intero (€ 9,00 anziché 8,00 con 1,00 di donazione), ridotto (€ 7,50 anziché 6,50) e ridotto speciale (€ 5,00 anziché 4,00).

Sono previste visite guidate gratuite: tutte le domeniche alle ore 17.30 e tutti i giovedì alle 19.00 previo acquisto del biglietto della mostra.

Regina José Galindo. Estoy viva

Dal 24 marzo all'8 giugno 2014

PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
via Palestro, 14 Milano
Orari: lun 14.30-19.30, mar-dom 9.30-19.30, gio fino alle 22.30 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura)
Ingresso: 8 intero, 6,50 ridotto, 4 ridotto speciale scuole

Piero Manzoni a Milano. La grande mostra di Palazzo Reale

Ve l’avevo anticipato in un precedente articolo, in occasione di MiArt2014 e in particolare all'interno del calendario di The spring awakening, un programma di eventi, inaugurazioni e aperture speciali a Milano, presso istituzioni pubbliche, fondazioni e gallerie private, previsti a partire dall'equinozio di primavera (21 marzo) e per tutta la durata della fiera e nel programma nell'ambito del progetto Primavera di Milano, Palazzo Reale ospita una grande mostra dedicata a Piero Manzoni.

Milano ha deciso di dedicare una mostra a uno degli artisti che più vi hanno operato, attraverso questa mostra che documenta il percorso artistico esponendo ben oltre 30 opere per raccontarvi l’intera parabola artistica.

Manzoni si avvicina all'arte nella Milano della seconda metà degli anni Cinquanta, diventando nel giro di poco tempo una delle figure di spicco di quel contesto culturale. Sebbene non abbia mai avuto una vera e propria formazione pittorica, esordisce con una pittura informale caratterizzata già da toni personali. Manzoni dimostra sin da subito un certo interesse per il rapporto arte-realtà, rifiutando ogni rappresentazione illusionista e confrontandosi con artisti come Yves Klein con i suoi monocromi assoluti e immateriali, realizzando opere nelle quali riporta su tela le “impronte” di elementi della quotidianità, si confronta con il Lucio Fontana dei fori sulla superficie e frammenti di vetro applicati alla tela, con Alberto Burri e i suoi sacchi di juta, con i manifesti murali strappati di Mimmo Rotella e Antoni Tàpies.

Da quadri scuri fortemente materici con impasti di olio, catrame, smalto e oggetti come sassi e chiavi concepiti senza titolo, Manzoni evolve poi verso opere pittoriche che escludono le valenze simboliche espressive del cromatismo, quadri bianchi con rilievi plastici e ombre, con stesure grumose di gesso spatolato, ovvero gli Achrome.

Facendo un altro passo nella direzione dell’anti-pittura Manzoni giunge a risultati di natura concettuale, tuttavia esenti dalle freddezze mentali. Tutta la sua produzione si caratterizza per una graffiante ironia e un gusto apertamente paradossale, ma soprattutto per un senso fisico dell’esperienza artistica dove vita e pensiero si fondono. Mentre produce la serie degli Achrome, esplora la pratica di segni di codice: lettere alfabetiche maiuscolo, tracciate sulla superficie in sequenze ripetitive regolari, impronte digitali singole o in serie, foglietti di calendario in ordine di successione e astrazioni cartografiche.

Prendendo a volte spunto da opere esistenti, come il Rotolo di pittura industriale realizzato da Pinot Gallizio del 1958, Manzoni inizia a pensare a un segno continuo d'inchiostro tracciato su carta che si svolge progressivamente in segmenti di qualsiasi lunghezza. Nasce così la Linea, qui la striscia di carta tracciata è avvolta e conservata in un cilindro di cartone sigillato, di cui un'etichetta dichiara il contenuto. Queste opere furono esposte nella mostra del 1959, presso la galleria Azimut, dodici opere, con lunghezze che vanno da un minimo di 4,89 a un massimo di 33,63 metri e nel periodo trascorso in Danimarca l’artista tracciò una linea ininterrotta facendolo scorrere due cavalletti metallici con assi rotanti azionati da manovelle manuali, usando un contenitore d’inchiostro culminante in un tampone, concluse poi l’opera contrassegnando il rotolo con titolo, luogo, data, firma e un’impronta digitale, per poi collocarlo in un cilindro di zinco ricoperto da fogli di piombo recante la dichiarazione del contenuto in lettere lapidarie a rilievo. Nella mostra a Palazzo Reale potete osservare sette esemplari di Linee, tra le quali si comprende in mostra anche il cilindro con la Linea più lunga.

Nel maggio del 1960 nella nuova mostra da Azimut protagoniste sono le "sculture pneumatiche", definite poi Corpi d'aria. Prevedendo la partecipazione del fruitore l’opera si compone di un palloncino gonfiabile, un treppiede che funge da piedistallo, un tubicino per gonfiarlo e una chiusura: il tutto è confezionato in una custodia di legno contenente anche le istruzioni per l’uso. Una scultura fatta di aria che lo conduce alla produzione di una serie con numerosi esemplari.

Qui si introduce un nuovo concetto, si tratta di un’opera poiché realizzata da un artista ed è fondamentale il rapporto tra la fisicità della cosa e il suo prezzo in quanto opera d’arte: il punto qui non è il “comprare un Manzoni” ma “comprare Manzoni”, per questo l’artista decise che nel caso in cui l’acquirente avrebbe avuto voglia di farsi gonfiare il palloncino dall'artista stesso, l’incremento di sostanza artistica dovuto al fiato autoriale avrebbe previsto un compenso a parte, giungiamo così alla serie Fiato d’artista.

Contemporaneamente Manzoni realizza le Uova, si tratta di uova sode che l’artista trasforma in opere contrassegnandole con la propria impronta digitale; nell'ultima mostra presso la stessa galleria il pubblico fu invitato a consumare 150 uova predisposte da Manzoni in un vero e proprio happening. Gli spettatori assumendo nel proprio corpo una quantità fisica di artistico, andavano a prender parte all'esperienza dell’autore alla sacralità riconosciutagli, nel momento in cui l’uovo non veniva ingerito sarebbe stato conservato nella sua di oggetto sculturale.

Si giunge alla concezione del Placentarium, un teatro pneumatico immaginato per i “balletti di luce” di Piene, i Lichtballette, manifestazioni di eventi luminosi che implicano l’immersione visiva dello spettatore. 73 spettatori trovano posto nell’involucro di 18 metri di diametro retto da aria compressa, ognuno di loro nella maniera che l’uno non veda l’altro, è circondato dallo schermo di proiezione con la possibilità di vivere sensazioni acustiche e tattili. Entra in gioco il senso della corporeità e del suo stesso esistere.

Rimanendo sempre sul rapporto spettatore e artista si giunge alle Opere vive o Sculture viventi. Nelle prime Manzoni firma un piedistallo sul quale due modelle posano come statue antiche, o firma il loro corpo nudo. In Base magica, si vede una struttura in legno a tronco di piramide che simula il classico piedistallo da statua, con una targa in ottone che reca la didascalia Piero Manzoni, Scultura vivente, potrete vederne un esemplare nella mostra. L’opera presenta due sagome che indicano la posizione in cui chi vi sale debba poggiare i piedi: fino a quando la persona sarà sulla Base magica, sarà una Scultura vivente.

Manzoni poi giunge all'opera che lo ha reso celebre, nel ’61 produsse e inscatolò 90 scatole di Merda d’artista (gr. 30 ciascuna) conservata al naturale, si tratta di una scatoletta per conserve sigillata, su cui è apposta un’etichetta a stampa, con la scritta “Piero Manzoni" e la dicitura “Merda d’artista. Contenuto netto gr 30. Conservata al naturale. Prodotta ed inscatolata nel maggio 1961” sovraimpressa in italiano, inglese, francese e tedesco, sul coperchio invece la scritta “Produced by” precede la firma autografa, seguita dalla numerazione progressiva delle singole scatolette, mentre sull'etichetta inferiore reca stampato “Made in Italy”.

Attraverso quest’opera Manzoni vuole manifestare la volontà di attribuire all'oggetto l’aspetto di un prodotto merceologico a pieno titolo, dove il prezzo viene fissato basandosi su un’arbitraria parità merda/oro, all'incirca 700 lire d’allora al grammo, indicandolo in 30 grammi d’oro. Un unico cortocircuito pratico e mentale nel quale combina prezzo dell’oro, merda e artisticità dissolvendo l’idea comune di valore e mettendo in discussione l’idea di reliquia, contenuto e pagamento di una merce/non merce della quale non si può accertare la natura ma solo il suo senso artistico.

Tra le altre opere in esposizione potete visionare parte di quelle prodotte nell’autunno 1961 realizzate a Herning, in questo periodo nascono un achrome in forma di quadro in paglia sbiancata, una sfera in pelle di coniglio bianca su un parallelepipedo di legno bruciato, una finestra fosforescente, un parallelepiedo di paglia sbiancata con una materia che reagisce alla luce sempre su base di legno bruciato e una nuova Base magica. Inoltre nel giardino della fabbrica danese Manzoni collocò un parallelepipedo in ferro sul quale Socle du monde compare scritta in lettere lapidarie, base del mondo, quintessenza d’ogni Base magica. Successivamente realizza due progetti che saranno in seguito distrutti: il primo è un pannello con ciuffi di fibra sintetica, il secondo è una linea di grande lunghezza realizzata su un rullo di carta continua.

Mentre nascono nuovi Achrome, Manzoni si concentra sulle sequenze seriali di panini o di batuffoli di cotone idrofilo, sulle possibilità dimensionali dei ciuffi di fibra sintetica, sul valore di superficie dei ciottoli e dei pallini di polistirolo espanso. Crea anche pacchi avvolti nella carta sigillati con corda, piombo e ceralacca come se fossero invii postali, presentati a coppie, anche questi protagonisti della mostra.

Nello stesso periodo inizia a progettare una monografia sul suo lavoro, rappresentazione del suo vivere l’acromia, è concepita come un libro di 100 pagine in plastica traslucida, senz'altro testo che il titolo, che uscirà nel 1963 con il titolo Piero Manzoni. Life and Work.

Manzoni fu trovato morto nel suo studio di Via Fiori Chiari a Milano, il 6 febbraio del 1963, nel culmine della sua attività e consacrazione artistica. Questa mostra non rappresenta solamente una comune esposizione delle sue opere, ma rende omaggio a un uomo che ha scardinato il modo di operare artistico del Novecento imponendo la sua visione del mondo. Manzoni viene raccontato dagli esordi in area postinformale alla concezione degli Achromes, dalle Linee alle Impronte, dal Fiato alla Merda d’artista, dal coinvolgimento del corpo fisico vivente nell'opera alla dimensione dell’esperienza estetica con progetti come il Placentarium. Il percorso espositivo si arricchisce inoltre di un nutrito apparato di materiali documentari originali come manifesti, fotografie, cataloghi, lettere e un filmato con documenti inediti, una testimonianza d’immagini registrate dell’artista in alcune tra le sue azioni creative, come le Uova destinate alla Consumazione dell’arte o le persone firmate come Sculture viventi.

Piero Manzoni 1933-1963

26 marzo - 2 giugno 2014

Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
Orari: lunedì 14.30-19.30 da martedì a domenica 9.30-19.30, giovedì e sabato 9.30-22.30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura Ingresso a pagamento 

venerdì 21 marzo 2014

Il Museo della Scienza e P&G raccontano 175 anni di innovazioni

Oggi vi racconto di una mostra che inaugurerà a breve, quindi avete tempo di segnarvela in agenda. Questa mostra racconta di un’azienda, per scoprire la storia e cosa si nasconde dietro ai nostri gesti, quotidiani e a tutte le cose che usiamo per prenderci cura della nostra casa e della nostra persona.

Il luogo è il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, qui tra gli spazi trasformati in una casa ideale che contiene oggetti, testimonianze, documenti e video si racconta dell’evoluzione delle nostre abitudini e delle tecnologie, in un percorso suggestivo al fianco di una delle aziende storiche del settore la P&G - Procter & Gamble, da 175 anni al fianco delle famiglie di tutto il mondo.

Dal 1837 ad oggi P&G, seguendo il motto Touching lives, improving life, l'azienda produce prodotti inerenti ai marchi più conosciuti dedicati alla cura della persona come Az, Gillette, Braun, Herbal Essence, Oral B, Olaz, Pantene, Vicks, Wella, Kukident, MaxFaxtor ma anche Dolce&Gabbana Fragrances e make-up, Lacoste, Laura Biagiotti, Gucci e Rochas Paris fino a marchi dedicati alla casa come Lenor, Mastro Lindo, Swiffer, Viakal, Ace Gentile, Fairy, Dash, Duracell e Bolt.

Un’esposizione coinvolgente, intitolata Home. 175 anni di innovazioni insieme a P&G qui le pubblicità di altri tempi, oggetti che compriamo e che abitano le nostre case si trasformano tra mistero e curiosità per esser visti al microscopio e diventare quasi irriconoscibili. Un ritrovo comune per diverse generazioni, passate, presenti e future che crea un confronto trasversale esponendo quali sono le tecnologie e le innovazioni che hanno portato ad esempio a una BBCream di ultima generazione, a flaconi di prodotti più adatti e comodi ai nostri utilizzi, alle mini-dosi di un detersivo come Dash, fino a quanto riteniamo più scontato come un tubetto di dentifricio da spremere o un panno cattura polvere.

Fino a giungere agli elettrodomestici come tritatutto, fruste elettriche e frullatori. La mostra inoltre illustra come si stanno muovendo le tecnologie e gli sviluppi futuribili permettendo di capire come avvenivano nel passato azioni quotidiane come il truccarsi, il radersi, il fare la spesa, il cucinare, il fare il bucato, come avvengono oggi grazie a innovazioni delle quali non ci accorgiamo e cosa avverrà nel futuro accompagnati dalla ricerca e dallo sviluppo portati avanti da aziende come P&G - Procter & Gamble.

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Ingresso Via San Vittore 21 (Uscita via Olona 6)  - Milano
Giorni di apertura: aperto da martedì a domenica
Giorni di chiusura: i lunedì non festivi, il 24 e 25 dicembre, il 1° gennaio
Orari: da martedì a venerdì 9.30-17, sabato e festivi 9.30-18.30
Biglietti d’ingresso: intero 10,00 €, ridotto 7,00 € per giovani sotto i 25 anni; adulti accompagnatori (max 2 persone) dei minori di 14 anni; gruppi di almeno 10 persone; docenti delle scuole statali e non statali; convenzioni; speciale 4,50 € per gruppi di studenti accompagnati dall’insegnante previa prenotazione; persone oltre i 65 anni.
Ingresso gratuito per visitatori disabili e accompagnatore, bambini sotto i 3 anni.
Must Shop: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00; lunedì chiuso.
Programma membership card: presso MUST SHOP sono in vendita 4 tipologie di card per l'accesso gratuito e illimitato al Museo in compagnia di una persona a scelta o della famiglia.
Visite guidate al sottomarino Enrico Toti
Non è possibile acquistare il biglietto per la visita guidata all'interno del sottomarino Enrico Toti separatamente da quello del Museo.
Il costo è di 8 € + il biglietto del Museo (+ 2€ per prenotazioni anticipate).
È possibile acquistare il biglietto per il giorno stesso direttamente alla cassa del Museo (fino a esaurimento dei posti disponibili) o prenotando telefonicamente o via email

martedì 18 marzo 2014

Cine Dreams. Storie di costellazioni e universi

Anche quest’anno e in particolare in occasione di MiArt2014 la Fondazione Nicola Trussardi ha deciso di stupirci ancora. Come?

Realizzato in collaborazione con il Comune di Milano, prosegue la collaborazione tra la Fondazione e la fiera iniziata nel 2013 con il progetto speciale Liberi tutti. Ve lo ricordate? L’anno scorso negli spazi del Teatro Arsenale di Milano, ebbe luogo un piccolo festival di arte dal vivo che presentò per quattro giorni performance, concerti, intermezzi e pièce teatrali degli artisti Darren Bader, Keren Cytter, Gelitin e Thomas Zipp. Scopriamo insieme Cine Dreams, ricordandovi che potete fruire dell’evento dal 28 al 30 marzo, ogni sera dalle 22 ed è a Ingresso libero.

Con il nuovo progetto Cine Dreams, interamente dedicato all'arte contemporanea negli spazi del Civico Planetario “Ulrico Hoepli” di Milano. Fatto edificare alla fine degli anni venti da Ulrico Hoepli su progetto di Piero Portaluppi, fu donato alla città di Milano nel 1929 e inaugurato nel 1930. Questo luogo è il più grande esistente in Italia, ai tempi, dopo quello di Roma, fu il secondo planetario costruito in Italia, dotato di una nuova tecnologia all'avanguardia che permetteva di proiettare l'immagine del cielo stellato sull'intera cupola.

Veniamo a Cine Dreams, si tratta di un piccolo festival incentrato sulle storie di costellazioni e universi, che ha preso in considerazione il planetario celebrato come luogo di conoscenza e di incontro nel quale far confluire svariate discipline come il teatro, l’informatica, la letteratura creando un viaggio tra proiezioni, installazioni d’arte, interventi multimediali, video e sonori che sono stati concepiti appositamente per i planetari.

Questo nuovo percorso verso nuovi mondi possibili parte venerdì 28 marzo con l’intervento realizzato da Stan VanDerBeek intitolato Cine Dreams: Future Cinema of The Mind, proposto per la prima volta nel 1972 negli spazi dello Strassenburgh Planetarium di Rochester. L’opera consiste nella proiezione simultanea sulla volta del planetario di ben venti film che mescolano scienza e psichedelica ma anche spettacolo e critica delle immagini attraverso suoni, forme e colori. Sarà un’esperienza unica poiché potrete vivere quest’esperienza tutta la notte dato che le proiezioni durano otto ore, munitevi quindi di coperte e cuscini e vivrete un’esperienza del tutto inedita!

Il 29 marzo è la giornata nella quale prende vita il progetto di Jeronimo Voss, ispirato al saggio omonimo scritto da Louis-Auguste Blanqui nel 1872 e focalizzato sul tema dell'esistenza di dimensioni parallele infinite, Eternity Through The Starsconsiste, è un’opera presentata per la prima volta in occasione di Documenta13 pensata per il Planetario di Kassel e proietta sempre sulla volta, immagini su viaggi di comete nel sistema solare e rivoluzioni di pianeti tratte da antiche diapositive astronomiche.

Nella serata del 30 marzo, conclude la rassegna Earth-Moon-Earth, un’opera multimediale e multidisciplinare di Katie Paterson nella quale si spazia dall'ecologia alla cosmologia, dalla natura alla geologia. Qui le note di una composizione di Beethoven sono trasmesse sulla superficie lunare e ritornano sulla terra per essere suonate da un pianoforte automatico.

lunedì 17 marzo 2014

MiArt2014. Riflettere sulla continuità fra passato e presente

Tre giorni, quattro sezioni Established (suddivisa in Master, Contemporary e First Step), Emergent, Object e THENnow, il programma di incontri e conferenze MiArtTalks e 2014 series. Fino a The Spring Awakening con eventi e inaugurazioni diffusi per tutta la città e per concludere Cine Dreams, il progetto speciale di Fondazione Nicola Trussardi. Vi raccontiamo la XIX edizione di MiArt.

Quattro sezioni: Established che comprende al suo interno Master con 42 gallerie e le proposte di artisti storicizzati e Contemporary con 64 gallerie specializzate nel contemporaneo; Emergent che vede le proposte di 20 gallerie focalizzate sul lavoro di giovani artisti; THENnow invece presenta, 18 gallerie nelle quali vi è un confronto tra un artista storico e un’emergente; Object che vede la selezione fatta da 10 gallerie attive nella promozione di oggetti di design contemporaneo fruiti come vere e proprie opere d’arte, e infine Conflux nuova piattaforma, che propone 5 diversi progetti site-specific, di artisti contemporanei.

Una totalità di ben 148 gallerie internazionali, partecipano quest’anno a MiArt2014, una delle fiere internazionali di arte moderna e contemporanea, giunta quest’anno alla sua XIX edizione, attese soprattutto da professionisti del settore ma non solo, prevista dal 28 al 30 marzo (inaugura il 27 su invito) nel padiglione 3, gate 5 a Fieramilanocity.

Milano è uno dei centri più vitali per l’arte moderna e contemporanea, per questo l’arte stessa viene vista e vissuta come eccellenza storica e culturale non solo per la città ma per il nostro paese. Sulla base di questa concezione per approfondire gli argomenti e avvicinare tutto il pubblico a quelli che sono i temi e le nuove tendenze dell’arte, la programmazione della fiera comprende anche un nuovo ciclo di miartalks, concepiti in collaborazione con il Goethe-Institut Mailand, si tratta in pratica di 14 interventi tra conferenze, interviste e conversazioni previste nei giorni della fiera, appuntamenti nei quali sono coinvolti direttori di museo, artisti, designer, fashion designer, collezionisti, critici, curatori e collezionisti. Durante i MiArtTalks si discute di temi riguardanti i temi della produzione e della distribuzione, a tutto questo sono affiancati dei miartalks speciali: 2014 series, questi comprendono tre conversazioni tra due relatori sul tema del tempo in relazione al fare arte, alla critica e alla curatela.

Ma non solo poiché la Fiera contamina tutta la città, e molte realtà pubbliche e private aderiscono a The Spring Awakening: eventi, inaugurazioni e aperture speciali a Milano. Dal 21 marzo, giornata in cui ricorre l’equinozio di primavera, e per tutta la durata di MiArt2014, oggi giorno in città sono previste aperture speciali dalla mostra Regina José Galindo al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea, alla retrospettiva di Cildo Meireles e la mostra di Micol Assaël negli spazi di Hangar Bicocca, alla grande e attesa mostra su Piero Manzoni a Palazzo Reale, alla mostra già in corso di Ian Cheng e Michael E. Smith alla Triennale di Milano fino a Year after Year. Lavori su carta dalla UBS Art Collection alla GAM - Galleria d’Arte Moderna ma non solo poiché molte gallerie d’arte aprono al pubblico con delle mostre dedicate.

E infine, ma non per ultimi, il progetto speciale Cine Dreams, organizzato dalla Fondazione Nicola Trussardi in coproduzione con miart 2014. Per ben tre sere, sotto la volta celeste del Civico Planetario "Ulrico Hoepli"di Milano, prendono vita installazioni, interventi sonori, proiezioni multimediali e video che racconteranno in maniera unica e inedita storie di costellazioni e di universi paralleli e incommensurabili.

MiArt 2014
Anteprima e inaugurazione: 27 marzo (su invito)
28 – 29 marzo 2014 dalle ore 12.00 alle 19.00
30 marzo dalle ore 11.00 alle 19.00
Fieramilanocity
ingresso viale Scarampo, Milano (gate 5, padiglione 3)
Prezzi: intero € 15, ridotto € 10

domenica 16 marzo 2014

Salone del Mobile 2014. Artigianalità e innovazione a Milano

Manca poco alla 53ima edizione del Salone Internazionale del Mobile, uno degli eventi più attesi a Milano, dai milanesi e non solo. Giungono nei padiglioni di Fiera Milano le novità e le proposte del mondo dell’arredo con la manifestazione prevista dall'8 al 13 Aprile che riunisce all'interno del Salone del Mobile, EuroCucina, il Salone Internazionale del Bagno, il Salone Internazionale del Complemento d'Arredo e il SaloneSatellite.

Questa edizione è suddivisa in tre tipologie stilistiche ovvero il Settore Classico, Moderno e Design, con circa 2.400 espositori italiani e stranieri; diventa così sempre più ricca l’ampia proposta merceologica di aziende già consolidate ma anche di quelle che si stanno affacciando al mondo dell’arredo come Iittala, Tom Dixon, Hästens e Kvadrat, e del settore moda tra le quali Ungaro, Ferré e Pierre Cardin.

Per quanto riguarda Eurocucina, quest’anno giunge alla sua 20ima edizione, si esplora quest’ambiente visto come uno spazio nel quale vi è il piacere del condividere. Grandi nomi come Valcucine, Dada, Cesar, Alno, Mobalpa, Pedini e Schiffini, presentano le novità in fatto di arredamento per progettare e personalizzare l’ambiente della casa, dallo stile classico al design e un’attenzione verso materiali naturali, con soluzioni in muratura, metallo o legno. Accanto a EuroCucina l’evento collaterale FTK - Technology For the Kitchen, dedicato al settore delle cappe d’arredo e elettrodomestici da incasso e con prototipi, progetti e prodotti per la cucina del futuro.

Con il Salone Internazionale del bagno, questo diventa uno spazio che assume un ruolo di assoluta centralità: una vera e propria oasi per corpo e mente dove rilassarsi, un ambiente nel quale convergono natura, esperienza e tecnologia. Accessori e mobili, porcellane sanitarie, rubinetteria, cabine doccia, impianti sauna, radiatori, rivestimenti, vasche da bagno e idromassaggi con un occhio di riguardo verso i materiali naturali impiegati sia nel complemento sia nel rivestimento. Proposte innovative e esclusive di aziende e nomi come Graff, Kartell by Laufen, Florim, Geberit e Santagostino.

Tra artigianalità e innovazione torna il SaloneSatellite, vetrina dedicata ai giovani under 35, che insieme a FTK - Technology For the Kitchen si propone di fare il punto sulla creatività e sulla tecnologia del futuro, in previsione di una maggiore innovazione. Torna anche il concorso SaloneSatellite Award che premia i 3 progetti migliori attinenti alle merceologie presenti in fiera insieme alle Botteghe Artigiane, in cui maestri della ceramica, del tessuto, della stampa 3D e della pelle vi mostreranno cosa vi è dietro un oggetto dalla progettazione alla produzione.

Evento collaterale di questa edizione è Dove vivono gli architetti, un progetto curato da Francesca Molteni e Davide Pizzigoni: otto autorevoli esponenti dell’architettura internazionale e 8 installazioni per riflettere sulla casa e sulla cultura dell’abitare. Shigeru Ban, Marcio Kogan, Mario Bellini, Bijoy Jain/Studio Mumbai, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha Hadid e Daniel Libeskind aprono le proprie stanze private per raccontare diversi modi per concepire lo spazio domestico ideale e cosa significa oggi progettare una casa.

Potete seguire il Salone del Mobile con le novità e i relativi eventi attraverso Blog e Social network, dalle pagine Facebook, Twitter, Flickr, Pinterest, LinkedIn  fino a YouTube . Gli hashtag ufficiali per seguire l'edizione 2014 su Twitter @iSaloniofficial e #iSaloni, #EuroCucina, #SaloneBagno e #SaloneSatellite.

Grazie alla collaborazione con l’Assessorato a Moda e Design, Fiera Milano, Naba, IED, Domus Academy e Politecnico di Milano, trovate negli aeroporti, nelle stazioni e in diversi punti nevralgici della città delle postazioni progettate da Piero Lissoni nelle quali vi saranno erogate informazioni logistiche per facilitare i vostri spostamenti. E ancora presso la Rinascente, nel Design Supermarket vi è uno spazio speciale di accoglienza e di informazioni sul Salone, sui servizi e sul programma delle iniziative a Milano.

In concomitanza del Salone del Mobile inaugura a Palazzo Reale la mostra Bernardino Luini e i suoi figli per raccontare tutto il percorso artistico del pittore e dei suoi eredi, una figura fondamentale nella storia dell’arte del Rinascimento milanese e italiano. Infine, oltre agli eventi previsti dal FuoriSalone, anche quest’anno il Salone del Mobile offre a cittadini e turisti, l’ingresso gratuito ai musei civici di Milano per poter scoprire le collezioni del Museo Archeologico,di Palazzo Morando, del Museo di Storia Naturale, del Museo del Novecento, dei Musei del Castello Sforzesco, dell’Acquario Civico, della Galleria d’Arte Moderna e del Museo del Risorgimento.

sabato 15 marzo 2014

Lavoro Expo 2015. Previsti 70.000 posti di lavoro

Anche se manca più di un anno, sono già attive le procedure per potersi candidare alle diverse posizioni lavorative in previsione di Expo 2015 – L’Esposizione Universale che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. L'accordo siglato da Expo 2015 SpA con i sindacati confederali e i rappresentanti delle Categorie del Commercio propone per l’anno 2014-2015 diverse e interessanti occasioni professionali e formative.


Si prevede che vi saranno circa 70.000 posti di lavoro ai quali candidarsi, e giorno dopo giorno spuntano nuove offerte, è possibile candidarsi in via preliminare sebbene le selezioni nella maggior parte dei casi avranno luogo principalmente negli ultimi mesi del 2014.

Tra le posizioni cercate con più urgenza vi sono quelle da inserire nella divisione Divisione Event Management , in particolare riguardano soggetti che si occuperanno di attività relative alla gestione della vendita dei biglietti. Inoltre Lavoro Expo 2015, prevede ben 4 programmi di inserimento, vediamoli insieme.

Forma Giovani - Youth Training Program, si tratta di una sezione che si propone di coinvolgere studenti e neolaureati in programmi curriculari e di orientamento professionale. Impegnati in attività che si svolgono nell'ambito di eventi, sostenibilità, comunicazione e in ambito operations del sito espositivo , la formula è quella dello Stage, utile si a chi vuole provare l’esperienza dello stage curriculare sia a giovani neodiplomati e neolaureati che vogliono affacciarsi al complicato mondo del lavoro.

Esperienza Giovani - Experience Development Program dedicato a chi ha già affrontato uno stage o a chi ha già affrontato esperienze lavorative per acquisire un’ulteriore specifica professionalità. Saranno stipulati Contratti di Aopprendistato, vi sarà un’intensa formazione on the job e ci si occuperà di attività che riguardano la gestione del sito espositivo come logistica, operations e centrale operativa.

Expo Lavora - Job Opportunity Program, questa sezione è dedicata a chi ha già esperienza nel mondo del lavoro, ma vuole approfondire e consolidare ulteriormente la propria professionalità andandosi a occupare sia dei servizi del sito espositivo sia della gestione operativa dei diversi quartieri.

Selezioni 2013-2014 Staff Società ( Selections - Company Staff) qui possono candidarsi professionisti nelle aree di gestione dell’evento che si occuperanno dei settori sales, ticketing e marketing o nell'area di gestione operativa del sito espositivo, con attività riguardanti la sicurezza, la logistica, l'accreditation, i servizi operativi dedicati al visitatore e quant'altro.

Su sito dedicato di Expo 2015, nella sezione Lavora con Noi, troverete le diverse offerte di lavoro all'interno della pagina Elenco ricerche in corso, potete scegliere di candidarvi a uno o più programmi o di inserire la vostra candidatura spontanea compilando il Form e inviando il vostro curriculum.

Vi ricordo inoltre che per avere informazioni e rimanere sempre aggiornati è possibile seguire Expo 2015 sui canali Social come Facebook, Youtube e Twitter, e in particolare LinkedIn dove è possibile reperire ulteriori informazioni su Expo 2015 e sulle opportunità di lavoro.